
ART CITY Bologna 2025
06-16.02. 2025
Bologna
ART CITY Bologna 2025, in parallelo a ARTEFIERA, è l’evento che trasforma la città in un vero e proprio laboratorio di arte contemporanea. 270 eventi tra mostre, performance e installazioni esplorano l’arte e il digitale in molte delle sue forme. Lo Special Program è da non perdere: le Porte della Città si animano con dieci opere che raccontano la Bologna di ieri e di oggi, culminando in una performance che le collega tutte. Gallerie, spazi indipendenti e istituzioni culturali si incontrano per offrire un’esperienza unica: un luogo dove l’arte non solo si vede, ma si può vivere.
The models – dmstfctn
07-09.02.2025
Tecnopolo di Bologna
Meglio una bella bugia o una brutta verità? Sviluppata dal duo londinese dmstfctn, l’installazione audiovisiva e interattiva The models, parte della rassegna The Next Real, esplora il tema delle fake news. Ispirandosi alla tesi di Wu Ming che le teorie complottiste si diffondono per l’affascinante meraviglia che suscitano, più che per la scientificità. Utilizzando maschere digitali 3D animate da intelligenza artificiale, i personaggi improvvisano scenette teatrali in stile Commedia dell’Arte, interagendo con il pubblico tramite smartphone per stimolare l’improvvisazione legata a superstizioni e teorie del complotto.


BOOMing contemporary Art Show 2025
06-09.02.2025
Palazzo Isolani, Bologna
BOOMing Contemporary Art Show 2025 è il pretesto per continuare a parlare di resilienza e trasformazione attraverso arte, tecnologia e natura. Ospitata nel Palazzo Isolani, la fiera unisce storia e contemporaneità, affrontando temi come sostenibilità, femminismi e tecnologia. Il digitale è presente in opere come quelle di micc e Morb, che riflettono su contenuti sensibili e sculture in “depixelizzazione”. Leonardo Panizza, con l’installazione Strapianto, fonde schermi e natura. Inoltre, la fiera dedica spazio alla rappresentanza femminile nell’arte e alle sfide ambientali. Pront* per questa “esplosione” di temi?
Beatrice Rainone
Classe 1999, è un’ educatrice e mediatrice museale. Laureata in Storia dell’arte all’Università degli studi di Firenze con una tesi sul concetto di riproducibilità nella crypto-arte, attualmente lavora in diverse istituzioni culturali della Toscana, tra cui Fondazione Palazzo Strozzi, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Fondazione Pistoia Musei, Museo del Tessuto.