In questo videogioco devi solo fare fotografie
di Matteo Lupetti
Lushfoil Photography Sim di Matt Newell è un videogioco (anzi, un videogiocattolo) incentrato sull’attraversare ambientazioni e fotografarle con una reflex digitale a obiettivo singolo.
Nessuna narrazione, niente punteggi. Anche se la macchina fotografica è simulata in modo approfondito, e ci sono tutorial per scoprirne funzionamento e gergo, per giocare basta affidarci alle impostazioni automatiche.
Le mappe di Lushfoil Photography Sim sono basate su luoghi reali, come il lago di Braies in Trentino-Alto Adige. Alcuni sono luoghi visitati da Newell, ricostruiti sulla base di sue fotografie e adattati alle necessità del videogioco. “Mi piace pensare agli ambienti di Lushfoil come ricreazioni basate su un ricordo, o su un sogno, e non come qualcosa di fisicamente accurato” ci ha scritto lo sviluppatore. Ma ci sono anche posti in cui non è mai stato e che ha scoperto e ricreato grazie a raccolte fotografiche altrui e a Google Maps, e ogni livello è alla fine la digitalizzazione fotorealistica di una cartolina, un mondo disabitato e pulito per un turismo virtuale.
Lushfoil Photography Sim contribuisce inoltre a reinserire la virtual photography, la fotografia praticata all’interno dei videogiochi, nel ciclo industriale di produzione e consumo. La virtual photography nasce come détournement del videogioco, come pratica persino sovversiva. Ma negli anni è emerso il suo potenziale commerciale, e ora molti grandi videogiochi hanno apposite modalità foto, che qui diventano l’intera esperienza richiudendo la virtual photography in una convenzionale progressione gamificata, con sfide da superare e oggetti da trovare per sbloccare opzioni e aree. “Ho pensato che questi elementi ludici fossero necessari per dare a chi gioca un motivo per esplorare” ha spiegato Newell. La domanda ora è: come è un détournement di Lushfoil Photography Sim?
Lushfoil Photography Sim di Matt Newell, pubblicato da Annapurna Interactive, è disponibile per Windows, PlayStation 5 e Xbox Series S e X.
MATTEO LUPETTI
Matteo Lupetti si occupa di critica di arte, arte digitale e videogioco su testate come Artribune e Il Manifesto e all’estero. Ha fatto parte della redazione della rivista radicale menelique e della direzione artistica del festival di narrazioni di realtà Cretecon. Il suo primo libro è “UDO. Guida ai videogiochi nell’Antropocene” (Nuove Sido, Genova, 2023), rilettura del medium videoludico nell’epoca del cambiamento climatico e all’interno dei nuovi percorsi multisciplinari che mettono in primo piano il non umano e la sua agency.