Scroll Top

NEXT UP

November 2024

Event Selection II

di Beatrice Rainone

NEXT UP è la rubrica a cura di Beatrice Rainone, dedicata a una selezione critica delle iniziative più significative che affrontano i nuovi temi e linguaggi con cui l’arte contemporanea si confronta con la cultura digitale.

Andrea Rossetti, Cyprien Gaillard, Retinal Rivalry, at OGR Torino.

Cyprien Gaillard
Retinal Rivalry

1 nov 2024 – 2 feb 2025

OGR TORINO

Retinal Rivalry cambia il nostro modo di percepire le immagini con un video stereoscopico 3D e HD che si trasforma in una scultura vivente. L’opera esplora paesaggi tedeschi, dall’Oktoberfest (senza birra, ma con gli stessi effetti alcolici) al Burger King in una sottostazione elettrica nazista e culmina in Bastei, un paesaggio alla Friedrich versione Pinterest. Il video abbandona la narrazione per un’immersione visiva, lasciando il pubblico sospeso tra sorpresa e straniamento. La colonna sonora di Gaillard mescola musica giavanese, un organo vagabondo di Weimar e registrazioni UNESCO, creando una playlist inedita per Spotify, ma inaspettatamente coinvolgente. L’opera sfida la percezione e trasforma anche un Burger King in una scultura visiva, invitando a riflettere: stiamo osservando il mondo o lo stiamo sentendo?

Rabbit Inhabits the Moon
19 ott-23 mar

MAO Museo D’Arte Orientale

Il MAO festeggia il 140° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Corea e Italia con la mostra Rabbit Inhabits the Moon! Un tributo all’eredità di Nam June Paik, il guru della video arte, con opere di artisti coreani contemporanei. E chi non conosce il famoso coniglio sulla luna? Il simbolo ricco di significati in molte culture dell’Estremo Oriente diventa il fil rouge di un percorso espositivo dove tradizione e innovazione si intrecciano come in una danza cosmica. Colonna sonora del percorso le composizioni originali di Jiha Park e le reinterpretazioni di Chopin, che trasformano la visita in un’esperienza multisensoriale.

Rabbit Inhabits the Moon, MAO Museum (Turin) in partnership with Nam June Paik Art Center (Yongin, Korea) and the Fondazione Bonotto (Colceresa, Italia), and with support from the Korea Foundation.
Giuliana Cuneaz, Qui ma non ora. ©Gagliardi art System Srl

Qui ma non ora.
Giuliana Cunéaz
30 ott- 24 gen

Galleria Gagliardi e Domke

Sogno o son desto? Al centro della personale di Giuliana Cunéaz c’è La belle au bois dormant (2023), un’installazione che funge da macchina dei sogni. Sdraiandosi su di un letto il visitatore scrive una frase su un tablet, dando vita a una visione proiettata sopra il baldacchino. Questa macchina dei sogni invita a perdersi in un universo onirico, dove segno e sogno si intrecciano attraverso l’intelligenza artificiale. In linea con il tema di Artissima, The Era of Daydreaming, l’opera promette un viaggio sensoriale imperdibile (l’opera, non la dormita!). Cunéaz invita a sognare a occhi aperti e a rivedere la nostra percezione della realtà: la tecnologia, come la fiaba di Perrault, può offrirci le stesse esperienze straordinarie?

Beatrice Rainone

Classe 1999, è un’ educatrice e mediatrice museale. Laureata in Storia dell’arte all’Università degli studi di Firenze con una tesi sul concetto di riproducibilità nella crypto-arte, attualmente lavora in diverse istituzioni culturali della Toscana, tra cui Fondazione Palazzo Strozzi, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Fondazione Pistoia Musei, Museo del Tessuto.