NEXT UP è la rubrica a cura di Beatrice Rainone, dedicata a una selezione critica delle iniziative più significative che affrontano i nuovi temi e linguaggi con cui l’arte contemporanea si confronta con la cultura digitale.

CUBO a Bologna si trasforma in un palcoscenico onirico, dove l’arte abbraccia il futuro e il digitale s’incontra con “l’anima”. In questo viaggio poetico nel Metaverso, quattro artiste internazionali – LaTurbo Avedon, Auriea Harvey, Kamilia Kard e Mara Oscar Cassiani – superano i confini tra il tangibile e il virtuale, intrecciando sculture 3D, video installazioni e performance interattive. Qui, il freddo linguaggio della tecnologia danza con le antiche domande dell’essere: se un tempo ci riunivamo attorno al calore del fuoco, oggi troviamo nuova vita nel pulsare della CPU. Un invito a perdersi in un universo dove le mura svaniscono e le community si fondono in un abbraccio poetico.
Fragili, potenti, rivoluzionari: i fiori raccontano storie da secoli. Questa mostra li trasforma in un viaggio tra arte classica e sperimentazioni digitali, da Jan Brueghel ad Ai Weiwei, passando per l’AI. Oltre 90 opere da istituzioni di tutto il mondo per esplorare il legame tra natura, bellezza e tecnologia. Un’esplosione visiva e concettuale nel cuore di Roma.


La Fondazione Golinelli rivoluziona il concetto di esposizione, trasformando i propri spazi in una spirale che unisce il fascino della storia alla potenza del digitale. Il percorso prende il via dalla nascita della scrittura e conduce fino all’era dell’Intelligenza Artificiale. Il culmine? T-Simmetry, un tunnel che riavvolge il tempo e stimola l’immaginazione. Un incontro tra arte, scienza e innovazione che invita a ripensare le regole del progresso.
Classe 1999, è un’ educatrice e mediatrice museale. Laureata in Storia dell’arte all’Università degli studi di Firenze con una tesi sul concetto di riproducibilità nella crypto-arte, attualmente lavora in diverse istituzioni culturali della Toscana, tra cui Fondazione Palazzo Strozzi, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Fondazione Pistoia Musei, Museo del Tessuto.