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September Event Selction

a cura di Beatrice Rainone
September Event Selction

 

september 2025

Event Selection

Anatomie Digitali
01.09– 12.10.2025

Fondazione Dino Zoli, Forlì

Anatomie Digitali si muove come un bisturi sul corpo della cultura digitale. Le sei sezioni – gesto, performance, animazione, glitch, intelligenza artificiale e ibridazione dei codici – scandiscono un’indagine chirurgica sul rapporto tra corpo, immagine e tecnologia. Ogni opera è un organo di un organismo complesso, che mette in luce precisione, ossessione e un’ironia sottile con cui il digitale plasma la percezione del reale. Alla fine, l’organismo digitale mostra i suoi muscoli… e i nervi scoperti.

SELF series, GARY-HILL. Courtesy dell’artista e Galleria Lia.

Invisible Ecologies
17.09 – 12.10.2025

Rifugio Digitale, Firenze

“L’orrido Arno”, scriveva Dante.

Oggi Tommaso Cherubini lo osserva attraverso idrometrie, temperature e piogge registrate, trasformandole in immagini e suoni generativi. In Invisible Ecologies, l’Arno non scorre più soltanto nell’alveo, ma negli schermi di Rifugio Digitale, diventando segnale, visione, organismo parallelo.

A Firenze, il fiume non divide più le rive ma divide il tempo, tra ciò che eravamo e ciò che stiamo diventando.

Un progetto di Forma Edizioni, realizzato con il sostegno del MiC e della SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, con il contributo di Publiacqua.

Excerpt from the work Invisible Ecologies, chapter Encoding Signals, section Data crossover: Hydrometry-Thermometry. Service of the Region of Tuscany. ©Tommaso Cherubini (2025).
Barbara Kruger, No comment. Exhibition view, ARoS Aarhus Kunstmuseum, Aarhus, 29 November 2024–21 April 2025. Courtesy of the artist, ARoS Aarhus Kunstmuseum, Sprüth Magers, and David Zwirner. Ph. Anders Sune Berg.

The Quantum Effect
05.09 – 23.11.2025 

SMAC – San Marco Art Centre, Venezia

The Quantum Effect non perdona ingenuità. Qui la tecnologia non è accessorio, è giudice: video, installazioni immersive, opere generative e interventi fisici plasmano percezione, tempo e identità secondo un modo quantistico, dove realtà e possibilità coesistono. Ogni stanza sfida la linearità, mescola memoria e futuro, digitale e fisico, e lascia chi guarda con la sensazione di aver attraversato mondi sovrapposti impossibili da ignorare. È destabilizzante, sorprendente e provocatorio: l’arte del XXI secolo non si limita a mostrare qualcosa, ma obbliga a ripensare il modo in cui si percepisce la realtà.

Beatrice Rainone

Classe 1999, è un’ educatrice e mediatrice museale. Laureata in Storia dell’arte all’Università degli studi di Firenze con una tesi sul concetto di riproducibilità nella crypto-arte, attualmente lavora in diverse istituzioni culturali della Toscana, tra cui Fondazione Palazzo Strozzi, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Fondazione Pistoia Musei, Museo del Tessuto.