OUT OF BOUNDS

Trasforma la tua console in una glitch machine

a cura di Matteo Lupetti
Trasforma la tua console in una glitch machine

Il circuit bending è la pratica di modificare i circuiti degli apparecchi elettronici per creare connessioni inizialmente non progettate e quindi nuovi output. Inizia in ambito audio, su giocattoli musicali e sintetizzatori, poi si espande alle apparecchiature video e infine alle console per videogiochi. Possiamo per esempio saldare nuovi collegamenti tra i circuiti della console e aggiungere tasti e pulsanti per attivarli a piacere e generare glitch video in tempo reale, mentre il videogioco è in esecuzione.

“Il mio primo tentativo con console fu la PlayStation” ci racconta Jacopo “Pushkar Brand” Condò. “All’epoca non era ancora stata mai modificata, anche se contemporaneamente ci stava lavorando in Germania LoFi Future, con cui ho iniziato a scambiare informazioni”. Il circuit bending è infatti una pratica collettiva e collaborativa, in cui le conoscenze vengono diffuse liberamente.

“A me piace far interagire macchine diverse, magari da un sintetizzatore modulare parte un segnale quando c’è un rullante, arriva alla PlayStation 2 e attiva un certo glitch” continua Condò, che è incappato nel circuit bending alla ricerca di un’estetica visiva coerente con la sua musica. “C’è ancora molto da esplorare ed è questo che per me è interessante”. Tra l’altro, solo poche persone stanno sperimentando in questo campo: oltre a Pushkar Brand e a LoFi Future, Condò cita i progetti statunitensi BPMC Glitch (Oregon), Gleix (New York), DrugsTM (California) e Tachyons+ (Florida).

Con il circuit bending giochiamo con la macchina e impariamo a conoscerla sottraendola al controllo dell’industria e del mercato. Ma accettiamo di non averne neanche noi pieno controllo: quello che facciamo è aprire questi dispositivi liberando potenzialità che già hanno ma che non sono state previste da chi li ha costruiti. “Ci trovo analogie con l’identità umana” conclude Condò. “Con l’idea che abbiamo un ruolo preciso mentre dentro di noi c’è una marea di potenzialità normalmente considerate solo errori”.

MATTEO LUPETTI

Matteo Lupetti si occupa di critica di arte, arte digitale e videogioco su testate come Artribune e Il Manifesto e all’estero. Ha fatto parte della redazione della rivista radicale menelique e della direzione artistica del festival di narrazioni di realtà Cretecon. Il suo primo libro è “UDO. Guida ai videogiochi nell’Antropocene” (Nuove Sido, Genova, 2023), rilettura del medium videoludico nell’epoca del cambiamento climatico e all’interno dei nuovi percorsi multisciplinari che mettono in primo piano il non umano e la sua agency.