L’evoluzione delle reti neurali e degli algoritmi di machine learning sta trasformando profondamente il panorama architettonico, rendendo la pratica progettuale un campo di ricerca in continua espansione. In questo scenario, emergono laboratori all’avanguardia che esplorano l’applicazione di questi strumenti tecnologici, gettando le basi per una nuova frontiera della progettazione: la “data-driven architecture”.
Il rapporto tra forme e natura rappresenta da sempre una fonte inesauribile di ispirazione per il progetto. Le innovazioni tecnologiche, in particolare gli strumenti computazionali, offrono oggi nuove possibilità per indagare, interpretare e tradurre i processi naturali in soluzioni progettuali. Questa intervista esplora come l’osservazione scientifica della natura possa generare esiti formali inediti, anche in ambiti non convenzionali come quello della gastronomia.
Le ambizioni interplanetarie della nostra società si misurano oggi con una sfida cruciale: la capacità di progettare e costruire infrastrutture abitative che consentano all’essere umano di oltrepassare i confini terrestri e insediarsi in ambienti fino a oggi considerati inospitali. L’Europa, erede di una secolare tradizione di esploratori e innovatori, si prepara a recitare un ruolo da protagonista in questa nuova fase della storia umana.
I timori sempre più diffusi legati all’utilizzo di intelligenze artificiali centralizzate e proprietarie trovano nell’universo open source una possibile soluzione, un orizzonte di speranza per la costruzione di strumenti più trasparenti, etici e comunitari. Ma quale significato si cela dietro l’espressione “modelli di intelligenza artificiale open source”, e chi sono i soggetti incaricati a regolamentare e governare la crescita di questi innovativi strumenti?
Come ormai noto, la recente ascesa dell’intelligenza artificiale nasce dalla convergenza di due fattori: l’enorme quantità di dati generati dalla vita digitale della società contemporanea, facilmente reperibili online, e il continuo progresso della potenza computazionale.
Nel contesto contemporaneo, la questione della sovranità digitale assume un ruolo strategico, incidendo direttamente sulla capacità di governi e istituzioni di gestire dati, infrastrutture e tecnologie in modo autonomo. Secondo Fausto Gernone, economista della concorrenza specializzato in ecosistemi digitali, l’Europa sconta oggi un ritardo strutturale frutto di decenni di disattenzione verso temi che si rivelano sempre più centrali per la propria autodeterminazione tecnologica e politica.
L’ampliamento delle possibilità progettuali in architettura passa attraverso un’espansione della conoscenza della realtà. In questo scenario, l’intelligenza artificiale, con la sua doppia natura esplorativa e generativa, si afferma come uno strumento capace di plasmare nuove forme e alimentare nuove conoscenze. Ma, come accade ogni volta che ci si addentra in territori inesplorati, ogni passo avanti richiede un saldo consolidamento dello spazio appena conquistato. Per quanto invisibile e impalpabile, lo stesso processo si sta verificando con l’IA. La creazione di nuovi scenari impone la necessità di ridefinire gli schemi etici, essenziali per orientare le scelte future e stabilire criteri con cui misurare la qualità dei nuovi processi.
Per quanto il funzionamento degli algoritmi di machine learning possa sembrare astratto e difficile da decifrare, essi si basano su una serie di processi strutturati che li rendono vulnerabili a minacce specifiche. Comprendere i rischi a cui sono esposti questi strumenti è fondamentale per sviluppare una maggiore consapevolezza nel loro utilizzo.
George Guida, ricercatore allo Harvard Laboratory for Design Technologies, è co-fondatore di ArchiTAG e xFigura. Esperto di IA in architettura, integra tecnologia e design, con progetti globali e accademici.
La promessa originaria di Internet, ossia uno spazio libero e aperto di aggregazione e partecipazione democratica, è stata tradita. È questa la tesi al centro del saggio Riavviare il sistema. Come abbiamo rotto Internet e perché tocca a noi riaggiustarla del giornalista e consulente esperto di media e tecnologia, Valerio Bassan, pubblicato da Chiarelettere nel 2024.