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Yesterday was my birthday so I asked for legs to run away

di Matteo Lupetti

Nel machinima YESTERDAY WAS MY BIRTHDAY SO I ASKED FOR LEGS TO RUN AWAY (2024) di Yannis Mohand Briki, proiettato all’ultima edizione del Milan Machinima Festival, un personaggio del videogioco The Sims 2 (Electronic Arts, 2004) lamenta l’abbandono da parte di chi un tempo lo ha creato e giocato. È un passato perduto, e soprattutto è un futuro perduto che continua a infestare il presente. 

Sono le promesse non mantenute dell’inizio del millennio e rievocate da quell’estetica di internet battezzata Frutiger Aero dalla ricercatrice Sofi Lee del Consumer Aesthetics Research Institute e richiamata da Briki. Il sogno “di una tecnologia in grado di entrare in armonia con le forme naturali, produrre energia pulita, venire incontro alle esigenze umane”, come scrive Valentina Tanni in Exit Reality (Nero, 2023). “Tornare dentro The Sims 2 era, per me, tornare al momento in cui si è formato quel genere di euforico ottimismo sulla vita” ci ha detto Briki. “Non era una nostalgia sentimentale, era un’indagine. Dove era la crepa che all’epoca non vedevo? Quali erano i segni già presenti che ne suggerivano la falsità? Quali segni dei limiti delle utopie digitali posso vedere ora in questo terrario euforicamente capitalista?”

Per Briki, è un’indagine che deve però servire ad andare avanti. “Cosa è successo tra l’estetica Frutiger Aero e l’ascesa del fascismo attuale nelle società occidentali?” ha continuato Briki.

“Come si va da marchi che si presentono come utopisticamente inclusivi alla noncuranza di fronte a un genocidio e alla distruzione di natura e cultura?”

L’avatar è anche un possibile futuro perduto di Briki stesso, come ci ha raccontato il regista. “Negli avatar proiettiamo parte di noi e quando li perdiamo perdiamo anche quelle proiezioni. […] Diventano capsule del tempo per sogni che non sono mai stati esauditi e aprirle dopo anni vuol dire confrontarsi sia con il passato sia con quelle versioni incompiute di noi che abbiamo lasciato indietro”.

MATTEO LUPETTI

Matteo Lupetti si occupa di critica di arte, arte digitale e videogioco su testate come Artribune e Il Manifesto e all’estero. Ha fatto parte della redazione della rivista radicale menelique e della direzione artistica del festival di narrazioni di realtà Cretecon. Il suo primo libro è “UDO. Guida ai videogiochi nell’Antropocene” (Nuove Sido, Genova, 2023), rilettura del medium videoludico nell’epoca del cambiamento climatico e all’interno dei nuovi percorsi multisciplinari che mettono in primo piano il non umano e la sua agency.

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